La comunità delle Suore Poverelle (congregazione di Bergamo, vedi anche il loro sito internet www.istitutopalazzolo.it ) ha iniziato la sua presenza e il suo servizio a Matumba, diocesi di Dedza nel 2008; comprende la casa, un piccolo ospedale, alcune case per gli infermieri e il dispensario.
Il contesto in cui si sono inserite è davvero povero ed anche difficile da raggiungere ;l’arrivo delle suore è stato visto anche come una possibilità di sviluppo della zona.
Arrivare a Matumba è davvero un’impresa ; decine di kilometri di strada sterrata la separano dalla prima area urbana …. è una area molto popolata quando sperduta , ai confini del Malawi con il Mozambico
Se il continuo desiderio della missione è proprio quello di raggiungere gli ultimi , Matumba ne è proprio l’esempio ed è lo stile che contraddistingue la Congregazione delle Suore Poverelle .
A Matumba è stato chiesto alle suore di svolgere il lavoro sia all’interno del piccolo ospedale sia per la attività pastorale in parrocchia, in collaborazione con i due sacerdoti diocesani da poco arrivati sul posto.
In particolare la responsabile del piccolo ospedale è Suor Mariangela Medolago , bergamasca d.o.c. ; è l’infermiera che ha la responsabilità e che dirige questo piccolo ospedale , ha sessant’anni di cui più di trenta passati in Malawi .
L’ospedale di Matumba ; alcune semplici ma funzionali strutture costituite da vari corpi di fabbricato divisi tra di loro e collegati da delle tettoie per proteggersi dall’acqua nel periodo delle piogge ( che in Africa possono essere anche molto molto forti ) .
Le strutture sono molto semplici , ma molto efficienti e prestano un’enorme servizio per un’area che conta più di 35.000 persone ( più di San Marino ). Oltre a suor Mariangela ci sono sei infermieri e tre ostetriche ( tutti del Malawi ) ed il personale addetto alla manutenzione e pulizia.
I corpi di fabbricato che compongono questo piccolo ospedale sono suddivisi in funzione delle varie attività sanitarie che vengono svolte all’interno.
C’è un reparto per le visite ; durante i mesi della pioggia purtroppo questa zona è veramente flagellata dalla malaria
Le persone , che arrivano a piedi anche da villaggi lontanissimi da qui per essere visitati , hanno degli spazi esterni in cui attendere la visita con il personale sanitario ; questi atri esterni sono però al coperto , come vedete con panche e sedie in modo tale da poter attendere riparati dal sole e dalle piogge
In questi ambulatori avvengono le prime visite degli ammalati che si recano in questa struttura. Nei mesi in cui la malaria ha maggior diffusione in questi ambulatori vengono visitate più di 250 persone al giorno.
Poi , sempre negli ambulatori ( che sono in tutto quattro come questi ) vengono effettuate le vaccinazioni , i test di screening più semplici ( questo ospedale non ha laboratorio analisi ) ed avvengono le prime cure.
Quando le persone visitate hanno problemi gravi di salute questo ospedale ha una parte dedicata alle degenze ; vengono ricoverate , curate , e tutto il personale dell’ospedale si occupa della loro degenza.
La maggior parte dei ricoveri avviene per malaria , ma anche per polmoniti , per ustioni ( che capitano spesso in quanto il fuoco in Africa è presente in tutte le capanne per cuocere il cibo ed illuminare la notte ) , per malnutrizione ( nei periodi di cattivo raccolto delle coltivazioni ) , per la somministrazione di cure per AIDS , per malattie gastrointestinali che colpiscono queste aree più povere.
Uno spazio speciale è dedicato alla maternità ; l’anno scorso in questo ospedale sono stati effettuati 696 parti .
Le partorienti vengono seguite durante la gravidanza gratuitamente grazie a programmi di aiuto internazionali. Questo ha ridotto di tantissimo la mortalità al parto che era una delle cause più alte di mortalità.
La maggior parte degli ospedali statali in Malawi non ha medicine , e quindi la popolazione cerca sempre questo tipo di strutture proprio perché – con la loro attenta e parsimoniosa gestione e supervisione – sono veramente luoghi di cura e non di morte
Questo ospedale non ha elettricità e non ha acqua corrente. Da pochissimo è stata portata l’energia elettrica statale , che manca però quasi sempre per più della metà di ogni giorno . Spesso i parti vengono assistiti con le luci dei telefoni cellulari del personale sanitario in quanto manca corrente.
Il progetto è quello di poter costruire uno spazio composto da due uffici per la registrazione e conservazione dei vaccini , di una terza stanza più ampia per poter custodire farina , olio e altri alimenti che vengono portati all’ospedale per da distribuzione ai bambini denutriti .Infine un grande atrio ( con copertura del tetto ) con panchine e mattoni ricoperte di cemento ( tali da poterli pulire con acqua e candeggina ), per poter accogliere e dare giusto spazio a tutti questi bambini in attesa della visita .
Questo progetto verrà realizzato nel corso del 2019 , e sarà dedicato alla memoria di Raimondi Guido ed Ercolani Savina.
Associazione San Marino for the Children onlus